giovedì 30 marzo 2017

4 Agosto - Voliamo negli States!

Eccoci finalmente al momento più atteso: la partenza verso il nuovo mondo! Mi ci sono voluti in totale 3 anni di attesa per riuscire a volare oltreoceano e sicuramente l'intero ultimo anno (di tempo libero) per prepararmi, studiare i luoghi da vedere ecc. Ma finalmente è arrivato il giorno fatidico!

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Ore 7:30 circa
Siamo già nell'aeroporto di Venezia con i nostri biglietti con acquistati ancora a febbraio, il passaporto e i bagagli. A dire il vero il mio borsone è pieno solo per metà, per l'altra metà troveranno posto i numerosi souvenir! Comunque l'aereo non partirà prima delle 09:35 quindi abbiamo tutto il tempo per visitare la zona shopping e.....improvvisare delle partite a briscola (le carte da gioco si devono sempre portare!). Poi verso le 9:00 arriva la notizia: il nostro aereo partirà con un leggero ritardo di 20 minuti, ma a noi non interessa più di tanto: avremo dovuto sostare  a Monaco 5 ore altrimenti! Così abbiamo avuto modo di constatare che la valigia pesava circa 11 kg su un massimo di 23 e il bagaglio a mano 7 kg (portatile, reflex ecc) e se a noi qualcosa non tornava, per il personale dell'aeroporto è filato tutto liscio: meglio così!



9:50
Stiamo per salire nell'aereo diretti a Monaco di Baviera (classe turistica ovviamente) che subito le hostess ci offrono quotidiani a nostra scelta (in italiano) e biscotti: non ci siamo ancora seduti! Per il resto siamo atterati a Monaco verso le 11:00 sapendo già di avere un po di ore di libertà e attesa.

11:00
Complimenti all'aeroporto di Monaco: il nostro volo sarebbe partito non prima delle 15:40 e in queste 5 ore circa siamo riusciti a trovare un'area bar abbandonata della Lufthansa (dove abbiamo scroccato brioche, capuccini, cioccolate e quotidiani anche americani.....più volte), un'area dove si trovava la connessione wi-fi a banda larghissima e cosa non da sottovalutare, anche un'area relax con lettini totalmente gratuiti. Ovviamente abbiamo sfruttato per un po anche questa irripetibile opportunità. Ci siamo messi inoltre il timbro nel passaporto il prima possibile in modo da aver già affrontato questo step senza che nessuno ci possa disturbare evitando poco dopo una coda lunghissima di nostri compagni di aereo.



14:40
Già sulla griglia di partenza siamo in pole position per imbarcarci e dopo un'ora di coda affinché aprano i "cancelli" riusciamo a salire e trovare il nostro posto in aereo. L'aereo era ottimo (della United Airlines) con tanto di schermi tablet davanti a noi e diversi confort, inclusa una famiglia di panzoni (alla mr Chow) afroamericani molto sudati che per l'intero viaggio avrebbero emanato profumi da far inviadiare l'arbre magique e cosa più sorprendente, sono riusciti a mangiare per 10 ore filate!

15:40
Che dire, il viaggio è standard. Ho guardato un paio di film, ascoltato musica mangiato le cose peggiori in assoluto in vita mia (i pranzi in aereo sono da evitare se proprio non hai altro come noi) e sono rimasto sotto le coperte che ti offrono appena entrati: dopotutto ero vestito molto estivo e l'aria condizionata era a palla. Se ve lo state chiedendo vi dico no! Non ho dormito perché non sono in grado di dormire in un qualsiasi veicolo.



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18:20 (fuso orario di Chicago)
Siamo atterrati a Chicago con le sue 7 ore di fuso orario rispetto l'Italia. A casa quindi era già l'1:20 del giorno dopo. E qui tutto iniziava ad essere una sorpresa ancor prima di scendere dall'aereo: per prima cosa scopri l'immensità di Chicago e le sue numerosissime aree verdi dall'alto, poi una volta atterrati vedi tutte queste auto di dimensioni fuori dal comune (per noi) in maniera pazzesca e appena scendi sei obbligato parlare "americano". Detto questo abbiamo dovuto passare la classica serie di controlli, restituire il foglio compilato che ci avevano dato in aereo con la nostra identità e dopo aver scannerizzato le nostre impronte ci possiamo recare nel ritiro bagagli. Piccola parentesi, se non sapete bene l'inglese, vi spiegano comunque bene tutto a gesti, basta che vi mostriate tranquilli e cortesi.
E qui inizia la prima sorpresa: il mio bagaglio composto da 4 ruote ora ne ha solo 3! In qualche maniera ci rechiamo al rental car dove avevamo prenotato la nostra americanissima Chrysler 300C che già ci aspettava fuori dall'ufficio e qui il tipo del noleggio auto, giovane ed affarista mi fa vedere una Cadillac ATS Turbo con sedili in pelle, telecamera posteriore e tanti altri optional favolosi. Per capire meglio cosa intendo, avevamo noleggiato un'auto definita full-size, cioè di grandi dimensioni mentre ora me ne stavano mostrando una di categoria superiore definita premium, cioè una full-size di lusso. E la contrattazione è stata tipicamente americana: il ragazzo mi spara una cifra esorbitante da aggiungere (attorno ai 600 euro) e che mi rifiuto di versare. Quindi a bassa voce mi dice di abbassare molto il prezzo (attorno ai 200 euro in più) per passare alla Cadillac. Io sapevo che le contrattazioni in america erano così: partono da un prezzo molto alto per dopo offrirtene uno decente che sembra superscontato ma che in realtà non lo è. Alla fine ho deciso di spendere questi soldi con "lo si fa una volta nella vita" ed è stato assolutamente positivo. Questo lo capiremo dal 5 giorno in poi.



Ci siamo prima recati in albergo, l'unico prenotato da casa per la prima e l'ultima notte americana, e ci siamo fatti una doccia. L'albergo si trovava a Lombard, un quartire a circa 30 km dal centro e a 10 dall'aeroporto. Fin da subito le distanze sono immense. Tanto che ripuliti e un po stanchi decidiamo di andare in centro prendendo la metro esterna dal capolinea (facendo prima 10 km in auto). In aiuto è arrivata una ragazza di colore "ben messa" che ci ha un po spiegato come funziona la metro li a Chicago e una volta arrivati in centro il mio amico si accorge di aver perso il bagaglio a mano, ma questo lo racconteremo domani. Arrivati in centro ci siamo buttati su un 7/11 in cerca di cibo a poco prezzo, stavolta accompagnati da una ragazza bionda poco vestita e successivamente siamo andati nel parco dove si trova The Bean, purtroppo erano le 23:00 locali in punto e le guardie non si sono fatte problemi a riperere diverse volte a gran voce "the park is close!" e la gente (noi compresi) se n'è andata. Quindi noi abbiamo solo potuto tornare nella nostra stanza ed andare a dormire per la giornata di domani. Ormai parecchio stanchi anche se era passato da poco mezzanotte (ma in Italia erano già le 07:00 del mattino seguente).


p.s. foto scattate con un vecchio HTC

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